Poche ore fa ci ha lasciato Luca Errani, un mentore, un collega. Ma soprattutto un caro amico. Tra dolore e incredulità fatichiamo a trovare le parole giuste per testimoniare quanto l’incontro con Luca abbia significato per la casa editrice in tutti questi anni.
Se la Comunicazione Aumentativa in Italia è divenuta una realtà riconosciuta e riconoscibile lo dobbiamo al febbrile, instancabile, impagabile impegno di un pioniere come Luca Errani. Luca ha contribuito in modo decisivo alla diffusione della CAA: facendo formazione a famiglie e insegnanti, collaborando con chi sviluppava i software, con consigli e consulenze a chi - come Edizioni Homeless Book - cominciava a pubblicare i suoi primi libri in simboli.
ha messo a disposizione di chiunque le sue conoscenze e un’enormità di materiali da lui creati, aiutando in modo decisivo bambini, genitori e insegnanti. Tutto questo dando sempre la precedenza alla più rapida ed efficacie diffusione possibile della conoscenza. Senza mai rivendicare competenze (che pure erano sterminate), alzare steccati, formulare distinguo. Sempre in nome del Nessuno resti indietro ha messo a disposizione di chiunque le sue conoscenze e un’enormità di materiali da lui creati, aiutando in modo decisivo bambini, genitori e insegnanti.
Anche chi non lo conosceva probabilmente si è giovato in modo inconsapevole del suo lavoro. Anche perché Luca non sapeva cosa fossero le gelosie professionali né amava mettersi in mostra, pur se avrebbe avuto largo motivo di farlo, viste le sue capacità e la mole di iniziative di successo che ha portato a termine negli anni.
La nostra responsabile scientifica Maria Caterina Minardi aveva con Luca un rigoglioso e fittissimo scambio di vedute in campo linguistico: «Collaborava con tutti, sempre senza preconcetti. E anzi, amava dialogare di CAA con chi aveva posizioni diverse dalle proprie, convinto com’era che dal fervido confronto senza remore sarebbero scaturiti passi avanti e soluzioni utili per chiunque. A me proponeva dei lavori che avrebbe potuto benissimo condurre da solo, per il semplice piacere di lavorare insieme e sicuramente, senza dirlo, per darmi una mano. Era leggero, acuto, divertente. Una fucina di idee utili e creative, che sapeva anche portare a termine con praticità. Dai libri nei simboli della CAA, ai giochi da tavolo per tutti, alle biciclettate con bici adattate a ogni abilità, al cicloviaggio a Roma e poi sulle Dolomiti, alle formazioni in CAA per persone straniere, alle letture in simboli e in LIS, a corsi per insegnanti, alla creazione di un attrezzatissimo centro polifunzionale per persone con bisogni comunicativi complessi».
Nel 2023 accolse col solito entusiasmo la proposta di Homeless Book per una presentazione congiunta del libro «Alzo gli occhi per dire sì» insieme all’autore americano Steven Kaplan. L’evento si svolse presso L’Arche - Comunità L’Arcobaleno. Quella sera Luca era felicissimo. Ed è così, sorridente, che continueremo certamente a pensarlo.
Ciao Luca, accompagniamo il tuo ricordo con una carezza. Hai dato a tutti quanti noi molto più di quello che eravamo in grado di restituire.