La campanella è ormai suonata, giovani e insegnanti riaprono le porte di una nuova avventura educativa che avrà luogo sui banchi di scuola.
Corridoi, aule e laboratori saranno il palcoscenico di momenti di crescita e di scoperta.
Ma anche di grandi sfide, come quella delle dipendenze dei giovani dagli smartphone e dalle conseguenze dell'Intelligenza Artificiale.
"I giovani e gli adulti si rivolgono alla tecnologia quando sono insoddisfatti di sé e delle loro relazioni con le persone vicine."
spiega il nostro autore,
Mauro Sandrini, alla redazione del mensile
Inpiazza.
"Questa consapevolezza è il punto di partenza per riattivare relazioni anestetizzate e ristabilire una connessione autentica".
Una connessione - continua l'autore - che trova le sue radici nella nostra umanità e nella pratica di un'intelligenza empatica, nella quale la tecnologia riprende il proprio posto di strumento, anziché di distrattore.
